Ciao, scusate il ritardo, ma ieri ( domenica 03/10 ) è stata un’odissea il viaggio verso casa: basti dire che all’andata abbiamo impiegato 4 ore e a tornare quasi il doppio. Questa gara non era nei miei programmi, ma 15 giorni fa mi sono fatto trascinare in questa bella avventura.
Con me, alias Porthos, D’Artagnan Miky, Paolo Athos e Ferdy Aramis. In quei fantastici paesi toscani è bello fantasticare e tornare ai tempi passati. La gara è di 30 km con quasi mille di dislivello, con partenza da Volterra e arrivo a San Gimignano. Incredile, ma vero, al ritiro pettorali sabato, scopriamo che nell’organizzazione c’è anche il presidente della Steel Triathlon Bergamo ( mi spiace ma non ricordo il nome! ) e organizzatore tra l’altro della mille gradini turistica. Piccolo il mondo nehhh! Poi facciamo l’ape. Qua stringiamo il patto dei moschettieri, uno per tutti tutti per uno. Balena anche l’idea di correre il giorno dopo tutti assieme, ma D’Artagnan subito si rifiuta. Io voglio andare a podio dice! Io subito l’appoggio, anche perché ho giocato una discreta somma sulla sua vittoria.
Belli carichi ci dirigiamo al pasta party più incredibile a cui abbia mai partecipato. Birra a volontà, focaccina e formaggio, arriva la pasta, azzo è un po’ pochina e quindi D’ Artagnan mi offre anche la sua che sbrano in un attimo. Solo poi scopriamo che erano 3 tipi di pasta differenti e buonissimi. Insomma tutto quel che ci vuole prima di una gara: 4 piatti di pasta e 3 birre (che schifo che faccio ). Sarà per questo o no, non lo so, ma incredibilmente stavolta prendo sonno in un attimo, appena in tempo per sentire Athos che russava e Aramis che soffiava.
Sveglia, colazione leggera ( più o meno ) e pronti a 100 metri dal nostro albergo c’è la partenza della gara; temperatura fresca e un vento della madonna. Alle 9 in punto, Athos spara e partiamo al galoppo; si al galoppo, perché il primo tratto di 5 km è una discesa ripida su asfalto. D’Artagnan, nonostante una caviglia che fa ” tribulare “, vola e faccio fatica a stargli dietro, anche perchè mi sento pesante, sudo già e non vedo l’ora che finisca. Mi giro un attimo e di Aramis e Athos nessuna traccia.
Comincia la salita, praticamente è come la nostra Nembro Selvino: 10 km con 600 metri di dislivello, solo che è su strade bianche e con la pioggia è diventata strada grigia. Miky va appena appena più piano di me e allora decido di lasciarla, tanto qualcuno si attaccherà a lei sicuramente. Finalmente mi sento leggero e raggiungo una ragazza del posto che aveva il mio passo e saliamo assieme. Caspita se si sale: corricchio anche se in alcuni punti mi vien voglia di camminare, ma non posso fare la figura dello scoppiato con la ragazza accanto.
Finalmente finisce la salita e si scende. Bene, bene, fino al 18 km, quando son solo e vedo un cane che mi viene incontro. Panico totale! Cammino piano piano e appena non mi guarda più accelero, pericolo scampato. Il percorso ora è mosso, un po’ su e un po’ giù, e come al solito comincio a recuperare posizioni, però esagero e nella foga dei sorpassi entro in crisi. Per fortuna ho ancora l’arma segreta, penso alla principessa, che stà lottando e sento il sangue nelle vene che scotta e addirittura mi sembra di essere spinto. Grazie Prince.
Sono ormai al 25esimo km e comincia a piovere. Chissenefrega, dico. Mi fermo al ristoro e nella lotta per le posizioni 2 fanno i furbi e non si fermano. Mi vogliono fregare. Uno battezzato da me e la Miky Gargamella, lo riprendo nel giro di un km. L’altro è più tosto ed è un atleta del posto accompagnato da uno in bici che lo sprona. Ci sorpassiamo 3/4 volte ed è una lotta serrata. Sono stanco ma io ho la Prince con me e quindi non mollo. Tra i 2 litiganti ci passa un ragazzino a doppia velocità che guadagna subito 200 metri accipicchia. Mi dico di non guardare lui, ma controllare l’altro. Siamo agli ultimi 2 km e inizia ancora una bella salita fino all’arrivo, faccio il vuoto. L’atleta di casa molla, e io respiro un attimo, quando vedo che guadagno anche sul ragazzino. Ok, altra sfida, tutta adrenalina per me, si, si il ragazzino cammina e lo prendo in un battibaleno, solo che lui si attacca e non vuol mollare.
Perché non uso il cardio, ma penso di avere 200/220 battiti al minuto. E si, il ragazzino molla, cammina, ultimi 500 metri in centro abitato, dove finalmente c’è anche un po’ di gente che fa il tifo e incredibilmente vedendo la mia fascia esulta come a un goal di Ronaldo. Insomma bella gara e bellissimo percorso sono contento.
Passano pochi minuti e arriva anche D’Artagnan Miky e non mi spiego come mai lo speacker la intervista subito. E si che non è neanche a podio e mi ha fatto perdere un bel gruzzolo. Arrivano poi anche Athos e Aramis. Siamo pronti per tornare.
Ciao Ro