Ciao, vi sono mancato vero? Ieri pomeriggio ( sabato 21 ) ho partecipato all’Arranca Botta di 23 km con 1500 metri di dislivello positivo. Allora: arrivo a botta di Sedrina, ritiro pettorali, cazzeggio e mi dirigo all’auto per prendere il borsone e cambiarmi… Solo che la borsa non c’era Dimenticata in garage! Panico assoluto; ma come si fa dopo 500 gare a fare una cavolata del genere?
Ormai sono lì. Le scarpe, anche se non da trail, le ho. Vado alla ricerca di altro. Andrea mi da la maglia da trail, Claudio Barbetta pantaloni e calzini, Bruno Spinedi la fascia e giustamente un calcio nel didietro. Rivoglio il Tapiro! Questa volta me lo merito.
Si parte subito in salita ripidissima e su asfalto e solo dopo un paio di km arriva il sentiero. Cammino veloce, ma cammino, bisogna risparmiare la gara è lunga. La gara è tosta soprattutto all’inizio, ma la birra del primo ristoro mi rigenera, (ah, chi non beve le 2 birre da regolamento viene penalizzato di 4 minuti ). Ho chiesto di berne una ventina così magari mi sarei piazzato bene…
Non so se per la birra o che, alla prima discesa prendo in pieno una radice e volo a misurare il percorso, sgrunt. Grazie a Tironi degli RB, che mi ha aiutato a tirarmi assieme, tutto sommato, mi è andata di culo, solo escoriazioni, ma mentalmente correrò poi sempre con paura in tutte le discese. Con grande fatica raggiungo il Canto Alto e riscendo tra le pietre come un gatto di marmo. Naturalmente ho lasciato a casa anche l’orologio e quindi nessun punto di riferimento. Comincio a carburare un po’ e a recuperare posizioni quando inizia una discesa interminabile, dove non so perché, ho sempre male alle dita dei piedi. Ultima salita che è un vertical e giungo al traguardo finalmente. Ottima organizzazione, percorso segnato benissimo e tanti volontari, grazie Ro
Stamattina ( domenica 22 ) invece non potevo mancare alla mille gradini, gara runners Bergamo doc, 16 km e più di 1000 gradini da fare. Questa volta la faccio con il mio socio Andrea, coppia affiatata da mille gare, anche lui reduce dall’ Arranca Botta naturalmente, anche se lui era più fresco di me, visto che ieri ha terminato mezz’ora prima.
Tutto sommato le gambe non eran male, anche se non so perché son riuscito a dormire solo 3 ore stanotte. L’obiettivo di oggi era di raggiungere prima possibile mio cognato Giulio e il mio piccoletto Michel al debutto in una gara tosta. Andrea si infiamma subito sul percorso, impreca, quasi va a litigare con quelli della non competitiva, che intralciano: i soliti maleducati che dovevano partire un ora dopo…
Quando si incazza, lui accelera sempre e io arranco dietro, lo devo minacciare “se non rallenti non faccio più la Monza Resegone con te” e quindi rallenta quell’attimo per lasciarmi almeno respirare.
Ci passano tutti quelli veri partiti dopo di noi, ma è normale. Il percorso è sempre bellissimo, anche se durissimo e quest’anno poi era impossibile sbagliare; segnato bene e con i volontari al loro posto: grazie a tutti siete stati favolosi, incitamenti compresi e spirito di gruppo, anche se si può sempre migliorare, io per primo quest’anno non ho fatto nulla… La gara prosegue sempre con lo stesso copione: Andrea avanti e io punt punt che gli annaspo dietro. Arrivano le scalette più dure, delle More, Scorlazzino e Scorlazzone, tante coppie che sono in crisi, addirittura i miei occhi si illuminano quando ripassiamo una coppia che ci aveva passato a doppia velocità… Ma? Ma? Il mio piccolo dove è? Accidenti l’ ho allenato troppo e addirittura lo ritrovo all’arrivo, ad aspettarci, con un sorriso da presa per i fondelli… Maledetti!
Dai tutto sommato è andata bene, grazie al mio socio e a tutti quanti. Una menzione lasciatemela fare: complimenti a Katiuscia che stavolta, nonostante il Paolo è finalmente a podio. Chapeau!
Non posso non dedicare queste 2 gare a una persona speciale: ciao Roccia queste son tue.
Ciao Ro