Ciao. Partiamo da ieri ( sabato 26/10 ). Bellissima cronoscalata da Nembro a Selvino, bellissimo percorso anche se tosto, completamente chiuso al traffico, cosa difficilissima da ottenere al giorno d’oggi, con un’ottima organizzazione RB, capitanata da Rossana: gara alla memoria del suo papino. Intanto che mi ricordo, vorrei ringraziare tutti i volontari dal primo all’ultimo: favolosi! L’anno scorso alcuni problemini, quest’anno risolti alla grande. Fantastiche le doccie calde anche per gli ultimi. Secondo me solamente un po’ troppo lunghe le premiazioni, anche se capisco che si premiano skyroll, hanbike e finalmente corsa. Del ristoro finale, abituato al solito ristoro RB, un po’ di delusione: non so prima, ma per gli ultimi solo acqua e qualche biscottino. Ma se è il prezzo da pagare per poter aiutare Jenni, va bene così!
Insomma , si parte sotto un sole incredibile d’autunno e temperature alte: mai corso in canottiera a fine ottobre. E’ il segno che la natura si stà ribellando. Subito salita dura ed io decido di risparmiare, poi si paga lo sforzo mi dico. E infatti vedo tanti volare via. Madonna se è duro il primo pezzo, trovo il passo giusto e infatti al 5° km i primi scoppiati li supero alla grande, 19 tornanti segnalati e dedicati ai migliori ciclisti bergamaschi mi portano alla testa il giro d’ Italia. Meno male che ogni tanto spiana un po’ . Vado bene, è un continuo rimontare, penso tra me : se ci fossero ancora 50 km così li piglierei tutti (ahah).
Ogni tanto si batte un cinque ad alcuni amici e alcune spinte a fanciulle, d’altronde sono un generoso… Ma c’è uno che sembra ce l’abbia con me. O perlomeno è la mia mente che lo pensa e mi serve da sprono. Mi piglia al 5° km , mi passa, sembra che rida, io insisto e mi accodo. Lui accelera e va via 10 metri, io non so più che fare, insistere o mollare?
Ma si insisto e mi rifaccio sotto e appena spiana un pochino lo distanzio 50 metri, gli specchietti retrovisori bene aperti, lui trova una che lo aiuta e agli ultimi 200 metri vedo un’ombra che è un metro dietro di me. Eh no cacchiarola, come accelero per lo sprint finale si affloscia e quasi quasi decide di ritirarsi! Mai guerreggiare con me, agonista nato, io volevo arrivare in scioltezza, ma mi ha obbligato a sputar l’anima. E poi subito dopo ritorno sul percorso , incitando tutti, fin quando trovo le vere vincitrici morali, si avete capito le ultime, Elena e Anna, stanchissime ma mai dome , bravissime.
Domenica invece la mezza di Lodi, 1300 partecipanti, tanti per una cittadina così. Vuol dire che hanno seminato bene in questi anni. Sono con l’amico Paolo, anche lui, reduce dalla Nembro/Selvino, e mi piace parlare di un ragazzotto, un certo Pietro Maffioletti, che si presenta così: posso parlare e stare un po’ con voi. Sonoanche io RB, anche se senza divisa: non è colpa mia, in sede non c’èancora la mia taglia. Io subito incolpo Paolo. E’ colpa sua, dico.
Si parte, ed è subito guerra per prendere posizioni, rischio di cadere altissimo, quasi come il ritmo, vedo i pacer vicini, e mi dico azzo volo, fin quando nel passarli mi accorgo che non erano quelli che speravo, ma 5 minuti in più, solamente che come il solito esagerano e sono in una terra di mezzo tra un tempo dichiarato e l’altro. Io li abolirei i pacer, anche perché intorno a loro c’è sempre troppo casino di gente e non riesco a correre, quindi li passo, anche se con fatica.
Fa un caldo boia e ogni ristoro è come un’oasi nel deserto, così come le spugne. Al 15esimo km mi raggiunge Andrea La Vecchia, RB, mi saluta e mi dice di seguirlo, grazie, gli dico, ma è meglio di no, sono un po’ stanchino e infatti mi ripigliano i pacer azzarola. La seconda parte è più dura e alcune salitelle ti sembrano il Mortirolo, ma non mollo e raggiungo al 18 Daniele Berta, altro RB, stavolta lo sprono io a non mollare. Infatti si attacca, ma sull’ultima salita lo perdo. Ultimo km, na pode piò! Riesco comunque ad arrivare appena appena sotto il tempo dichiarato dai pacer: peccato che loro siano già al ristoro maledetti…
Ciao a tutti… E settimana prossima ne vedremo delle belle .
Ro