Il circo della MO.RE

Rieccoci, come anno, alla Monza Resegone. Bella, affascinante, particolare… Caotica! Veniamo subito al nocciolo della questione: non vi pare che si stia esagerando? I numeri dicono che la Monza Resegone è una gara di circa 40 km, gran parte su strada. Piatta. Da Erve qualche km di leggera salita e poi il Prat di Rat finale. Ristori ogni 5 km. Si corre in Brianza e non nel deserto. Ambulanze e punti di soccorso ben disposti sul traguardo. Molta gente, lungo i km, che hanno sempre una bottiglia d’acqua pronta per i runner. Diciamocelo: non una gara epica dal punto di vista fisico. Qualcuno, allora, può spiegare perchè ogni anno aumentano quelli che si definiscono ASSISTENZA? Bici al seguito delle terne. Scooter al seguito delle terne. Macchine, addirittura, al seguito delle terne! Per che cosa poi? ( Lasciamo stare i cattivi pensieri: passaggi abusivi al buio mentre non si è visti… ). Runners che ci raccontano le loro varie avventure in gare tra i sentieri. Soli con i propri pensieri. Centinaia di km in solitaria e in autosufficienza. E poi hanno bisogno di assistenza per fare 40 km? Immaginate se in ogni maratona, ognuno si portasse qualcuno al seguito? Maratona di Roma: 10.000 partecipanti circa. 10.000 bici al seguito… Una gran fondo diventerebbe!

Foto ripresa da Internet. Nessun riferimento specifico a quanto riportato a fianco

Si però serve qualcuno che ci aiuti a cambiare la maglietta ad Erve perchè poi si sale in altura. Nemmeno si andasse sull’Everest! Suvvia direbbe Mughini… Tralasciamo poi di leggere i racconti degli assistenti: emozionante, fantastico, il loro sudore era il mio… Te facc 30 km in bici, Te mia scalat ol Pordoi! ( traduttore bergamasco italiano su Google ). Signori ( ma anche signore… Anzi: ultimamente le terne femminili si portano attorno una scorta che nemmeno Kim Jong Un in visita in Iran! ) non vi sembra di dover tornare un po’ più con i piedi per terra? Si tratta solo di correre in fondo. Nessun medico vi obbliga a farlo ( non in modo competitivo almeno ). Il circo è bello andare a vederlo sotto i loro tendoni, non in strada. Andate a rivedervi le prime edizioni della gara e capirete lo spirito dei primi runner. Se poi, invece, ne vogliamo fare una sfilata, basta saperlo. Ma è un’altra cosa…

Infine: il crono! Quando pensate di aver fatto qualcosa per cui meritate una targa in cima al Resegone, leggetevi i tempi delle altre edizioni. Di molte altre edizioni. E capirete che, forse, avete solo fatto una bella gara. Sia chiaro. Senza polemiche eh…

 

Anonimo Runner