Molti anni fa, venne pubblicato un libro che ancora oggi si trova nelle librerie o nelle edicole. Anche in versione ridotta, per chi volesse leggere solo le parti salienti. Ebbene: quel libro si chiama LA BIBBIA. Molti lo considerano molto importante e ne hanno fatto la loro guida suprema. Altri trovano che sia solo un bestseller piuttosto commerciale e sopravvalutato. Caratteristica del citato libro è la divisione in due parti dette rispettivamente Antico Testamento e Nuovo Testamento. Ora, non saremo noi qua a spiegare nel dettaglio poi tutta la storia del libro: non sia mai che qualcuno non l’avesse ancora letto e non sapesse come va a finire. Non vi sveleremo la trama e soprattutto il finale. ( Si tengano forti i fans del Trono di Spade perché troveranno molte similitudini ). A noi importa dire che c’era una Antico ed un Nuovo.
Come il Runner, quello strano esemplare di animale che ora cercheremo di descrivere. E non ci si accusi di blasfemia se abbiamo osato paragonare le due vicende: molti di quelli che corrono sono talmente pieni di sé che potrebbero aver già raccontato di aver moltiplicato paia di scarpe e corso sopra le acque! Opsss… Spoiler: anche il protagonista della Bibbia avrebbe fatto una cosa simile. L’Antico Runner, sostanzialmente, pensava solo ad una cosa ( Ok… Il runner maschio a due, ma non è argomento di discussione questo ora… ): CORRERE. Si avvicinava a questa disciplina per diversi motivi, ma si lasciava ben presto irretire e, da passione, in alcuni casi diventava ossessione. Quasi una droga. La settimana era scandita da allenamenti faticosi. Lunghi, lenti, medi… Ripetute in pista. Gare la domenica. Confronti duri ma leali con gli altri corridori. Orologi minimal: bastava che segnassero i km percorsi e la media oraria. Nulla di più. Niente temperatura. Niente altimetria. Niente diavolerie. Non servivano. Si partiva da un punto A per arrivare ad un punto B. Fine. Chiuso. L’antico Runner si infilava un paio di scarpe che non facessero male ai piedi. A1? A2? A3?. Suola rigida o morbida? Pronatore o supinatore? Nulla importava. La scarpa doveva essere comoda. Fine. Un paio di pantaloncini ed una maglietta d’estate. Una termica d’inverno. E si correva… Ripetiamo: si correva. Non che si andava a dire che si correva! Questo tipo di runner resiste ancora, ma a fatica. Sembra un panda in via di estinzione e nessuno che gli dia del bambù per tenerlo in vita. Ormai sta per essere soppiantato dal Nuovo Runner. E dalla Nuova Runner.
Perché il nuovo esemplare fa della parità dei sessi una sua virtù. Uomo e donna si comportano nello stesso modo. Questa specie che si avvia alla conquista del mondo della corsa è facilmente identificabile: si circonda di 8 coach personali. Uno per la salita, uno per la discesa, uno per i lunghi, uno per i corti, uno per le ripetute, uno per il trail, uno per la maratona, uno per la mezza. Quelli bravi ne hanno anche di più. Ogni allenamento, lo fanno diventare una battaglia epica. Pronti a scriverne sui social ogni metro percorso come fosse stata la presa del compound di Abbotabad ( per il nuovo runner: si tratta della cattura e uccisione di Bin Laden, il tipo che si faceva fotografare sempre con la barba lunga stile hipster e il fucile alle spalle ) e a ringraziare tutti i parenti fino all’ottavo grado. Grazie alla zia Gina che mi ha dato la forza di fare il primo 1000 a 4.50. Grazie allo zio Amilcare, da 48 anni in Argentina, per avermi dato la forza di fare il secondo 1000 a 5.10… Il Nuovo Runner non corre per arrivare prima degli altri o per migliore un proprio tempo: no, lui corre solo per divertirsi! L’importante è divertirsi. L’importante è provarci. Nonostante 4 allenamenti al giorno… Ma se per caso riesce a migliorarsi… Beh… Festa per 2 anni: Ringrazio Dio, Buddha, Allah, Gesù, Maometto e tutti i Santi per avermi permesso di fare 1h58’16” sulla mezza maratona!!!! I duri allenamenti quotidiani con i miei 8 coach servono. Avanti tutta! E allega 25 foto!
Così si nota un’altra differenza tra il Nuovo e l’Antico Runner: quest’ultimo sembra uscito da una sfilata di alta moda di Armani. Scarpa in tinta con il colore degli occhi o, per le donne, con il colore dello smalto delle unghie delle mani. Calza lunga stile Messner all’attacco di un 8000. E poi, in ordine sparso: pantaloncini aderenti in materiale iper spaziale, gonnellino fru fru, maglietta con colori sgargianti in tinta con la fascia per i capelli ( e chi i capelli non li ha? Non importa: occorre metterla per mostrare il logo dello sponsor! Perché ci sarà pure uno sponsor vero? Il Nuovo Runner prenderà almeno due euro per portare in giro giorno e notte quelle magliette e quelle fasce! Suvvia! Se lo facesse gratis sarebbe da rinchiudere! ). Occhiale firmato… E altro altro altro altro ancora! Ma il Nuovo Runner è timido: non vuole che si parli di sé. E’ Social, ma non lo fa per vanità. Lo fa per conoscere altri con la stessa passione. A lui ( e lei… ) importa poco essere notato/a alle gare ( nonostante giri vestito/a come una luce di Natale ): se ne resta in disparte volentieri. Solo che: se per due giorni non si scrive di lui ( o lei… ) esplode più di Salvini davanti ad un barcone che cerca di entrare a Lampedusa! Ma come? Ed io? Scrivete di tutti e di me no? Io che mi alzo alle 3 di notte per fare le ripetute sulla salita dello Zucco. Io che di sera finisco alle 18 di lavorare e alle 18.05 sto già correndo ( con la mia bella maglietta firmata e il mio cellulare acceso in modo da fare una bella diretta su Facebook ). Io… Io… Sia chiaro però. Non lo faccio per vanità. Lo faccio solo per divertimento.
L’Antico e il Nuovo Runner non sono nemmeno in competizione. Quello Antico corre, quello Nuovo smoccola perché poi, alla fine, si parla più del primo che del secondo. Solo perché poi, alla fine, quel che conta, è la sostanza più che l’apparenza. E perché poi, alla fine, quello Nuovo si ritroverà con i suoi simili a farsi foto, selfie, post, e a pensare che siano il meglio di questa COSA chiamata corsa. E a maledire quello strano infortuno che, sempre, capita il giorno della gara dopo che in allenamento aveva fatto tanto bene. In realtà, NOI Antichi Runner, continueremo a fare quello che ci piace: CORRERE. E basta.
Anonimo Runner
PS Le foto sono prese senza riferimento a nessuno. Se qualcuno si riconosce nella descrizione di uno dei due tipi di runner è solo per puro caso. Davvero…