La mezza di Busto Arsizio

Eccoci. La gara scelta è la mezza di Busto Arsizio, giusto per non arrivare alla 50 km di Salso non troppo carico. Avevo voglia di correre in compagnia, e la scelta è caduta sulla Vanessa (semi campionessa) compagna mia e di Andrea alla MO.RE. per 2 anni di fila ( dove alla poverina ne sono successe di tutti i colori ). Noi siamo amici da tanto, ma non so perché lei ” mi soffre “:  cioè ha paura di deludermi, probabilmente si agita troppo e va in ansia. Secondo me lei, come donna è già fortina, ma potrebbe migliorare ancora tantissimo ed essere una rivelazione dei prossimi anni.

Sabato pomeriggio, la mia principessa mi ha mandato un bellissimo messaggio, che mi ha rilassato e mi ha aiutato anche con la Vane, consigliandole di essere tranquilla e fare la gara senza fissazioni di tempi, soffrendo, ma anche divertendoci. Grazie Prince, ottima psicologa per me e questa cosa può essere utile anche a te stessa.

In auto con me anche 2 campioni, anzi uno solo: un binomio vincente Rosario Baratti e Sandro Campana. Tante risate e soprattutto il ricordo del Passatore fatto insieme, una delle mie più belle esperienze, come guida. Ricordo ai pochi che non lo conoscono  che Rosario è non vedente, passa i 70 ed è ancora fortissimo.

Finalmente il freddo è arrivato, temperatura ottima per correre. Via si parte, Vane davanti, io dietro di lei, per non agitarla, ma anche per vedere meglio i panorami (hihihi). Solito traffico e soliti pacer che partono a razzo… Eliminiamoli!

L’andatura la fa lei, non voglio mandarla fuori giri, e al 4° km passiamo davanti al cantiere dove lunedì dovrò lavorare; ma domani è un altro giorno e si vedrà, diceva una canzone di non so chi. Al 5° km, però la abbandono. Non pensate male, solo un bisognino impellente mi ferma, e quando rientro trovo la coppia Rosario/Sandro che viaggia fortissimo. Li incito e vado a riprendere la mia compagna di oggi.

Tutto bene, fino al 10° km dove c’è anche il biscotto. Vedo anche Marco lo Scansy che davanti a noi vola, invece indietro Giò Pedruzzi, che per me, è la copia maschile della Miky e della Rosa: sempre con il sorriso stampato in viso.

Avviso la Vane: ok ci siamo divertiti, ora comincia la gara. Lei mi guarda come dire questo è pazzo, però ci crede veramente e cominciano i sorpassi. 12 km salita, tranquilla, accorcia il passo e giù il testone, si dice in bergamasco. Teniamo questo passo fino al 18 km e poi spacchiamo, le dico. Sento che ci crede e stà bene perdirindina.

Al 18 km finisce la salitina e si scende, poco lontano vediamo Big Luciano, RB. Un atleta ottimo per questa stagione, visto che di cognome fa Porcino. Al 19 lo prendiamo e lo incito a stare con noi, lui ci prova, ci riesce, ma purtroppo all’ultimo km lo perdiamo, non so se perché è calato lui o probabilmente abbiamo cambiato passo noi. Insomma, la Vane oggi ha fatto un garone e l’abbraccio finale dice tutto.

Grandissima, ma anche oggi ti ho fregata: ti ricordi quando al via ti ho detto di starmi davanti? Beh il mio real time è un secondo meglio del tuo (che bastardo che sono ).

Ciao Ro