Dopo un anno non troppo esaltante in fatto di risultati sportivi rieccoci nel 2018 a ripartire in vista della stagione estiva di corse in montagna… l’obiettivo per la stagione rimane lo stesso dello scorso anno, almeno per ora, quindi bisogna iniziare seriamente a far girare le gambe. Chi mi conosce lo sa e per gli altri non cambia nulla saperlo o meno, comunque il problema della passata stagione credo fu una preparazione troppo pesante ad inizio stagione che mi fece arrivare logoro al momento culminante e la mancanza di gare serie nelle gambe nel periodo di finalizzazione. I semplici allenamenti, per quanto tirati, di gruppo o mirati non bastano, serve focalizzare il bersaglio e puntarlo, magari facendosi aiutare da persone esperte quali amici, tecnici o riviste specializzate ma questo può non bastare in quanto la sfiga può sempre metterci lo zampino, ma su questo non possiamo farci nulla.
Dopo la lunga pausa invernale l’inizio è questa Sky di 22 km e 1300mt di dislivello positivo che ci vede al via nel bel parco di Carvico con lo speaker Jury che martella incessantemente nonostante sia febbricitante. Lo squadrone Runners Bergamo, controllato a vista dal presidente Virgilio, schiera sulla griglia di partenza 53 atleti tra cui alcuni che ieri hanno corso la 6h a Brescia (…).
Molti specialisti di corsa in montagna al via ed è sempre un piacere vedere il mitico Mario Poletti, atleta del 1969, autore dello stratosferico 8h 52’ 31” il 5 agosto del 2005 sugli 84km ed i 5000mt di dislivello del Giro delle Orobie da Valcanale al Passo della Presolana… La giornata è perfetta, cielo appena coperto ma tutto è pronto e dopo la foto di rito dello squadrone di cui mi onoro di appartenere, si parte…
Percorso conosciuto, prima salita secca subito dopo il via, piccolo ingorgo sulle prime rampe ma si va e la testa rimane in gara fino alla fine nonostante i muri tremendi dell’ultima salita mettano a dura prova la forza di volontà di noi comuni mortali. Ma quando si giunge sull’ultima vetta e si sente lo Jury urlare ormai ad un paio di chilometri in fondo alla valle è ora di mollare tutti i dubbi e provare a recuperare qualche posizione sulla discesa tecnica che conduce all’ultimo tratto di asfalto prima dell’arrivo. Ed è nell’ultimo chilometro che Crazy Horse ricorda le galoppate a briglie sciolte e, dopo aver visto il vuoto creatosi dietro, punta l’avversario davanti qualche centinaio di metri raggiungendolo in prossimità dell’arrivo… Va beh dai, ho dato molta enfasi a questo ultimo sorpasso ma lo sprint è stato tosto e bisogna pur caricarsi un pochino… comunque grazie a questa tirata sono rimasto sotto le 2h 40’ che era il mio obiettivo!! Sarà il caso alla prossima di svegliarsi un attimino prima??
Qualche conoscente sul percorso, gli organizzatori presenti nei punti critici, nel complesso ottima organizzazione per oltre 600 atleti partecipanti. Il calo rispetto allo scorso anno credo sia da ascriversi ad un paio di motivi: il primo l’elevato numero di manifestazioni nel periodo ed in secondo luogo alla durezza del tracciato, specie l’ultima salita.
Come sempre al termine di ogni mio racconto dedico questo piccolo-grande risultato (ognuno fa quel che può, importante è divertirsi) a tutti coloro che nei RB fanno qualcosa per gli altri dedicando il loro tempo prezioso.