C’era una volta l’antica via degli abati, oggi c’è The Abbots Way, 125km e 5.700 mt di dislivello. Quest’anno si parte dal suggestivo castello di Pontremoli per concludere poi la gara in quel di Bobbio. Questa volta è proprio il caso di dirlo ” SE VUOI… PUOI ” . E la sottoscritta, accompagnata da due ” Angeli custodi “, si è ritrovata alla partenza di questo Viaggio (cosi chiamo le mie gare) molto più timorosa di altre volte. Sarà per la lunga distanza, per il brutto tempo dei giorni precedenti, per la paura del buio e, in fondo, di non arrivare fino alla fine… Ma sapete che vi dico?!?Una volta partiti mi sono chiusa nel mio mondo e cosi, km dopo km, ora dopo ora, ecco che con Alfio&Nik si raggiunge il tanto atteso ponte gobbo a Bobbio. Che dire? Vi lascio immaginare il nostro arrivo trionfale, quasi fossimo i vincitori! Ma che dico ( Questo vale per me )? IO SONO LA VINCITRICE! Si, perché ho vinto tante mie paure, ho vinto il buio, la stanchezza e tante altre cose che non vi sto ad elencare come non elenco cosa c’è stato in questi 125 km. Non questa volta. Mi viene difficile esternare le mie emozioni e chi mi conosce le ha vissute con me; ma una cosa è certa: se cogli la giusta essenza di questo percorso, credo proprio che, prima o poi, uno ci ricasca. Organizzazione al top, molto casereccia e semplice ma sempre pronta a coccolarti lungo tutti i km, percorso molto selvatico e impegnativo attraverso gli Appennini tosco emiliani… Insomma The Abbots Way: o la ODI o la AMI… io modestamente la AMO.
Alla prossima… Buone corse.
Tartarunner ROSA.